Come Scegliere la Giusta Facoltà

Già dagli ultimi anni del liceo e delle scuole superiori gli studenti iniziano a farsi delle domande sul proprio futuro. C’è chi, dopo i 5 anni, avrà un diploma “finito” (per esempio, odontoiatria, agrario, tecnico industriale, geometra ecc…), cioè che permette un’abilitazione professionale, e chi, purtroppo o per fortuna, esce da un liceo scientifico o classico che necessita di un completamento del percorso di studi con l’università.

Quando bisogna scegliere la facoltà giusta ci si trova davanti un’ampia scelta di possibili percorsi. Lauree scientifiche, umanistiche, matematiche, giuridiche, economiche sia triennali che magistrali o a ciclo unico di 4 o 5 anni.

La scelta però è sempre più difficile per gli studenti di oggi, sempre più indecisi e con passioni ed interessi diversi fra loro. Molto dipende dal percorso fatto durante i 5 anni delle superiori per ottenere una certa continuità che possa permettere, in futuro, una buona professionalità nel proprio campo di lavoro.

Ma c’è anche chi, invece, ha bisogno di un cambio di rotta, di una rottura completa con gli studi superiori verso qualcosa di nuovo, stimolante e coerente con le proprie passioni.

Affrontiamo qui il delicato tema su come scegliere la facoltà e analizziamo come effettuare una giusta decisione che possa soddisfare sia personalmente che in ambito lavorativo futuro.

Quale università scegliere

Innanzitutto bisogna capire se si vuole lasciare la propria città e trasferirsi altrove, magari in un centro metropolitano importante, o rimanere e studiare presso l’università locale.

Una scelta o l’altra può essere dettata da alcuni parametri come:

  • il reddito disponibile: un trasferimento implica spese di affitto, bollette, mantenimento, cibo e altro;
  • l’emancipazione: affrontare una vita lontano dalla propria famiglia non è così facile come sembra; bisogna saper cucinare, lavare, stirare e tante altre cose che prima, vuoi o non vuoi, si svolgevano o meno con l’appoggio di un genitore;
  • l’adattamento: essere un fuori sede vuol dire entrare in contatto con una realtà diversa dalla propria, diversa da quella a cui si è abituati. I meno estroversi possono risentirne.

Questi fattori, seppur analizzati per linee generai, incidono sulla scelta dell’università, che deve essere dettata, inoltre, da un’analisi dell’offerta didattica dell’università più vicina.

Per esempio: si è interessati a studiare “Psicologia Clinica e della Riabilitazione” ma all’università della propria città non vi è questo corso di studi. Allora è il caso di iniziare a cercare altrove.

Se si vuole studiare in un’università di un’altra città ma non ci sono le condizioni per un trasferimento, allora si può scegliere un’università telematica come Unicusano che unisce le tradizionali attività universitarie con la tecnologia, permettendo di frequentare una prestigiosa università senza doversi trasferire o frequentare i corsi. Bastano un computer e una connessione internet: il resto è tutto online.

Vediamo ora quale facoltà scegliere, attraverso i test e le affinità con i propri interessi.

Test di orientamento universitario

Tutti hanno delle proprie passioni e dei propri interessi da voler coltivare, sogni da inseguire anche in abito lavorativo. C’è chi è appassionato di giornalismo e vuole diventare, appunto, un giornalista o chi vuole diventare un medico, chi un avvocato e molto dipende dalla scelta della facoltà.

Per farsi qualche idea sul percorso di studi, è possibile fare un test di orientamento universitario dove, rispondendo ad alcune domande fatte dal sistema, sarà possibile individuare la facoltà più pertinente con i propri interessi.

Quello del test per scegliere la facoltà è, però, solo il primo passo verso la scelta definitiva. Serve a schiarirsi le idee e a capire quale percorso di studi è più adatto alla propria persona.

Scegliere per interesse e non per lavoro

Una scelta del genere deve essere dettata dai propri interessi, attitudini, abilità e non soltanto da un’analisi della facoltà che offrono più lavoro. È opportuno saper bilanciare le proprie passioni con le possibilità lavorative future.

Ma perché? Quale facoltà universitaria scegliere?

Non ha senso intraprendere un percorso di studi opposto ai propri interessi soltanto perché, una volta laureati, si hanno buone possibilità di un impiego lavorativo immediato e ben retribuito: si avranno scarse soddisfazioni. Bisogna, dunque, scegliere una strada che rispecchi ciò che ci piace fare perché, se giustamente motivati, interessati e propensi a quel percorso, si può eccellere sia negli studi, con buoni voti e soddisfazioni personali, che il ambito lavorativo con un buon impiego e una buona remunerazione.

Ricapitolando: iscriversi ad una facoltà universitaria vuol dire inseguire i propri interessi e le proprie attitudini. Lo si può fare tramite:

  • analisi dell’offerta universitaria locale;
  • test di orientamento;
  • scelta dell’ateneo e della sua offerta e modalità di studio.

La ricerca della giusta facoltà non dovrà essere precipitosa, fatta di fretta, ma deve svolgersi lungo un percorso di analisi svolto nel tempo, sia per capire quali sono e cosa dicono le proprie passioni, sia per capire come queste possano essere investite in un percorso di studi e in un futuro coerente.


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