Concentrarsi Nello Studio: La Tecnica Del Pomodoro

Alla constatazione del non riesco a studiare uno studente deve fare i conti sostanzialmente con due fenomeni che sono:

  1. la concentrazione;
  2. la gestione del tempo.

Per quanto riguarda il primo concentrarsi nello studio è una particolare attività non sempre immediata e scontata. Ci sono numerosi fattori che, a vario modo, contribuiscono a rendere così ostico il trovare un po’ di concentrazione, tanto da non far combinare nulla allo studente.

Qualche esempio? Il cellulare, il computer, il letto, il divano e tutte quelle commodity che ci succhiano letteralmente energia importante e che, invece, potremmo dedicare a qualcosa di più produttivo.

Il secondo fenomeno con cui uno studente deve fare i conti è la gestione del tempo: più ne passa e peggio è! Gestire efficacemente il tempo è, senza ombra di dubbio, la chiave per una maggiore produttività durante lo studio. Il tempo è strettamente collegato alla concentrazione e lo vedremo meglio.

Quella che analizzeremo ora è una tecnica che, partendo da una gestione del tempo efficace e specifica, riesce a fare in modo che la mente si concentri per svolgere tutte le attività. Tale tecnica, se utilizzata nel modo giusto, è adatta sia per preparare un esame universitario sia per lavorare o svolgere altre attività che richiedono un contributo mentale consistente.

La tecnica del pomodoro

Stiamo parlando di una tecnica di concentrazione teorizzata dallo studioso italiano Francesco Cirillo. Negli ultimi periodi la tecnica di Cirillo sta avendo successo in tutto il mondo al punto da organizzare eventi e workshop sulla tecnica. Anche la letteratura non si esenta dal parlare di questo strumento al punto che sono stati scritti libri e effettuati studi a riguardo.

La tecnica del pomodoro prende il suo nome dai timer a forma di pomodoro utilizzati in cucina e infatti il suo funzionamento si basa su un timer. In particolare bisogna:

  • impostare il timer su 25 minuti in cui studiare;
  • alla fine del timer riposare per 5 minuti;
  • ogni 4 cicli (detti pomodori) effettuare una pausa di 15 minuti.

Il concetto alla base è, come già detto prima, la corretta gestione del tempo che porta ad una buona concentrazione. Quello del pomodoro è un esempio efficace di come studiare bene e noterete, sin da subito, le differenze rispetto allo studio tradizionale.

Grazie alle pause di 5 minuti il cervello si distrae, si rilassa occupandosi di cose che richiedono meno energie mentali come un rapido controllo sui social network o una buona boccata d’aria.

Il timer

Per concentrarsi meglio nello studio c’è quindi bisogno di un timer. Oltre a quello tradizionale da cucina ce ne sono migliaia sugli smartphone, basti pensare a quello dell’app orologio su qualsiasi telefono.

Grazie alla popolarità acquisita dalla tecnica, molti sviluppatori hanno iniziato a creare delle applicazioni con timer impostati proprio sui parametri della pomodoro technique. Le migliori sono, sia per andrioid che iOS:

  • Clear Focus;
  • Clockwork Tomato;
  • Simply Pomodoro;
  • Brain Focus Productivity Timer.

Il valore aggiunto delle app mobile sta nel fatto che consentono di tracciare i propri progressi di studio tramite statistiche e grafici che misurano la propria produttività. Monitorando l’utilizzo del proprio dispositivo anche a timer impostato, consentono di evidenziare le proprie mancanze in modo da risolvere problemi di concentrazione nello studio.

È proprio grazie alle statistiche che si può apprendere dove si sbaglia per poi riorganizzare di nuovo le proprie attività in ottica di efficienza e di produttività nello studio.

La gestione delle pause

Cruciale per l’efficacia di tale tecnica è la gestione delle pause. Premesso che tale tecnica è efficace soltanto se rispettata in tutti i suoi step, non bisogna mai studiare più di 25 minuti così come non bisogna mai prendersi una pausa più lunga di 5 minuti.

Una pausa ben fatta è quella che stacca completamente il cervello dalle attività. Azioni come prendere una boccata d’aria, mangiare qualcosa, fare due passi in giardino, andare in bagno, sono degli esempi efficaci per par ossigenare il cervello per rimettersi al lavoro.

Per esempio la pausa di 15 minuti, successiva al completamento di 4 cicli di pomodori, è perfetta per uno spuntino pre pasto. Il corpo, non a caso, è un elemento che contribuisce in maniera più che diretta alla tenuta della concentrazione e avere fame ne comporta un calo conseguente.

Durante tutte le pause, poi, è vivamente consigliato bere in modo da garantire al proprio corpo il costante flusso di liquidi di cui ha bisogno e vedrete che trovare la concentrazione sarà ancora più semplice e la sua tenuta ancora migliore.


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