Retribuzione tirocinio formativo: ecco come funziona

Esiste una retribuzione per il tirocinio formativo? Come fare a richiederla? E a quanto ammonta? Sono queste le domande che molti giovani universitari si pongono nel momento di intraprendere il percorso di stage curricolare.
Lo staff dell’Università Niccolò Cusano di Ascoli – in collaborazione con il personale dell’ufficio stage e tirocini della università online – ha deciso di fornire tutte le risposte a questi quesiti, così da far intraprendere agli studenti lo stage universitario in maniera consapevole.

Tirocinio curricolare ed extracurricolare: la definizione e le differenze

tirocinio formativo

Prima di tutto è d’obbligo fornire dei riferimenti riguardo alla differenza tra lo stage curricolare e quello extracurricolare: con stage curricolare formativo si intende un percorso di lavoro inserito all’interno di percorso formale di istruzione o formazione. Sono moltissimi i corsi di laurea che prevedono – infatti – lo svolgimento di attività formative obbligatorie, poste con un certo numero di crediti formativi all’interno del piano di studi obbligatorio.

Per questi stage formativi curricolari non è previsto per legge un rimborso economico anche se questo è a discrezione dell’azienda ospitante.

I tirocini extracurricolari, invece, sono percorsi formativi per i quali è previsto l’obbligo di erogare un compenso mensile nonché è obbligatoria la comunicazione al momento dell’avvio ai centri per l’impiego così che possano essere tracciati ed inseriti nella scheda personale lavorativa di ciascuno. Se effettuati entro dodici mesi dal conseguimento della laurea, questi tirocini hanno valore di formazione e orientamento.

In entrambi i casi – sia che si tratti di tirocini curriculari che di tirocini extracurriculari – la legge prevede per i lavoratori l’obbligatorietà dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, come anche la presenza di un Tutor aziendale a cui i giovani possono fare riferimento per ogni evenienza e in qualsiasi momento.

Contratto di stage: cos’è e come è

Quando si va ad attivare un tirocinio formativo, lo stagista diventa a tutti gli effetti un lavoratore e – quindi – deve firmare un contratto.

Il tirocinio presso un’azienda non costituisce un vero e proprio rapporto di lavoro (ed infatti non è valido a fini pensionistici), ma un percorso formativo con cui l’azienda ospitante offre a uno stagista l’opportunità di conoscere dall’interno una professione e, così, potersi affacciare al mondo del lavoro.

Il contratto di stage è un documento formulato in due parti:

  • convenzione: stipulata dall’azienda ospitante con un ente promotor che contiene i dati legali relativi ai due soggetti e gli aspetti normativi che regolano il contratto di stage.
  • progetto formativo individuale, parte che contiene i dettagli relativi al percorso formativo dello stagista (dettagli di tirocinante, azienda ed ente promotore), i nominativi dei tutor designati, data di inizio, durata, rimborso previsto, attività, sede e orari di svolgimento, obiettivi…

Compenso per lo stage: qual è?

Ma arriviamo alla parte più strettamente pratica e – molte volte – interessante per i giovani universitari che iniziano uno stage presso un’azienda. Quant’è il compenso minimo previsto? Cosa ci si deve aspettare a livello economico?

Come già detto, per i tirocini curriculari non è previsto un rimborso spese obbligatorio anche se sono sempre di più le aziende che cercano di venire incontro allo stagista proponendo una cifra simbolica come “stipendio”. Molto spesso questa cifra concorre appena a coprire le spese di trasporto, se ci sono, visto che – formalmente – l’azienda “paga” in crediti formativi universitari.

In ogni modo un piccolo rientro economico è sempre gradito e ciò che consigliamo è di parlare a viso aperto di queste questioni con il vostro tutor e con l’addetto dell’ufficio preposto della Unicusano di Ascoli, così da riuscire a trovare la soluzione migliore per le esigenze personali.

Al contrario, gli studenti che intraprendono un percorso di tirocinio extracurricolare, entro i 12 mesi dal conseguimento del titolo accademico, hanno per legge diritto ad un’indennità di partecipazione. Generalmente si parla di un compenso che varia dai 600 agli 800 euro lordi, con un limite minimo deciso da normative regionali.

La regione Marche con il DGR n. 1134 del 29/07/2013 ha stipulato che a tutti i tirocinanti dovrà essere corrisposta un’indennità per la partecipazione al tirocinio di importo non inferiore a 350,00 euro lordi mensili, al superamento della soglia del 75% delle presenze mensili stabilite dal progetto formativo e che – al fine di garantire il rispetto delle finalità previste in delibera – promuoverà un monitoraggio per analizzare le caratteristiche anagrafiche e professionali dei tirocinanti, la diffusione dei tirocini a livello regionale e i risultati occupazionali post tirocinio.

Sempre per quanto riguarda un controllo sugli stage e sulla loro attivazione, la Regione Marche ha anche promulgato che al termine del tirocinio il soggetto promotore, anche sulla base della valutazione del soggetto ospitante, dovrà essere rilasciata al tirocinante un’attestazione dei risultati sulla base di uno specifico schema previsto dalla delibera regionale, specificando le competenze acquisite.

Se avete altre perplessità riguardo all’attivazione dello stage, è possibile contattare direttamente l’ufficio Stage e Job Placement al numero 06.89320030.


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