Come aprire uno studio di ingegneria? Ecco da dove iniziare

La facoltà di ingegneria, con le sue materie tecnico scientifiche, è tra i percorsi di studi più impegnativi, così come è altrettanto impegnativa la professione che si intraprenderà. Il lavoro dell’ingegnere, infatti, è particolarmente difficile, ma bisogna anche dire che si tratta di una figura professionale molto richieste e soprattutto ben pagata.

Sono quindi molti i neolaureati che, dopo molti anni di studi e sacrifici, decidono di aprire uno studio di ingegneria, ma è proprio in questi casi che sorgono molti dubbi e domande. Quali sono i requisiti necessari per aprire uno studio? Cosa fare per gestirlo al meglio e con successo? Queste sono solo alcuni esempi dei quesiti che ci si pongono quando si decide di aprire uno studio professionale di ingegneria.

Prima di rispondere a queste domande, però, è bene fare un passo indietro per esplorare i diversi indirizzi di ingegneria ai quali si può fare riferimento nelle facoltà universitarie. I più diffusi e conosciuti sono:

  • ingegneria meccanica, che studia il funzionamento e il mantenimento delle macchine industriali e delle macchine in generale
  • ingegneria civile, che approfondisce le materie relative all’ambiente strutturale e alle infrastrutture
  • ingegneria elettronica, che si concentra principalmente su materie che riguardano la circuiteria
  • ingegneria informatica, che studia le componenti hardware del computer, il funzionamento delle reti internet e del web in generale
  • ingegneria elettrica, che si concentra su discipline che riguardano il trasporto, la produzione e l’utilizzo della corrente elettrica
  • ingegneria biomedica, che approfondisce le materie che riguardano principalmente il funzionamento e il mantenimento di macchinari specifici per l’utilizzo in ambito sanitario
  • ingegneria energetica, che studia principalmente le materie relative alla termodinamica e alla fluidodinamica

I requisiti necessari per aprire uno studio di ingegneria

Aprirsi uno studio di ingegneriaDopo tanti anni di studi e sacrifici, arriva finalmente il momento della laurea e poi quello dell’ingresso nel mondo del lavoro. Molti decidono di aprirsi uno studio di ingegneria, ma prima di procedere è bene sapere che è necessario essere in possesso di specifiche qualifiche e competenze.

In particolare è necessario:

  • aver conseguito una laurea triennale o quinquennale
  • essere iscritti all’Albo degli Ingegneri; l’iscrizione può essere effettuata solo dopo il conseguimento della laurea in ingegneria e permette di dichiarare il proprio status professionale e avere diritto ad uno stato di indipendenza lavorativa
  • aver aperto un Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate e aver effettuato la registrazione alla Camera di Commercio, dichiarando di voler aprire uno studio di ingegneria.

Una volta svolti questi passaggi burocratici e in possesso dei requisiti per l’apertura di uno studio di ingegneria, sarà la Camera di commercio, circa 30 giorni dopo l’avvenuta registrazione, a dare il via per l’apertura dello studio.

La gestione dello studio di ingegneria

Una volta aperto lo studio di ingegneria, cosa bisogna fare per gestirlo al meglio e avere successo?

Il primo aspetto a cui prestare particolare attenzione è il luogo in cui aprire lo studio: l’ideale sarebbe scegliere una location abbastanza grande da ospitare non solo l’ufficio del professionista, con mobili, scaffali e strumentazione varia, ma anche una sala d’aspetto per i futuri clienti. L’arredamento di questi spazi dovrà essere particolarmente curato e non potrà mancare una scrivania e una buona illuminazione.

Altrettanto importante è la scelta del nome dello studio: se da una parte in questa scelta puoi lasciare spazio alla tua fantasia e creatività, dall’altra è bene ricordare che il nome dello studio deve identificare chiaramente il tipo di attività che si offre. Attenzione poi a scegliere un nome che sia unico: per essere sicuri di quest’ultimo punto, è sufficiente chiedere alla Camera di Commercio.

Non dimenticare poi di creare un sito internet professionale, una vera e propria vetrina dello studio di ingegneria, mettendo in evidenzia tutti i servizi tecnici offerti.

Infine, ricorda che dovrai obbligatoriamente dotarti di una cassa e di un POS per consentire i pagamenti elettronici sia per l’acquisto di beni che di servizi.

I vantaggi dello studio tecnico associato

Studio di ingegneriaLo studio associato è una realtà sempre più diffusa negli ultimi anni. Per costituire uno studio associato è necessario stilare una scrittura privata autenticata da un notaio oppure un atto pubblico: in questo documento si dovranno riportare il nome, il cognome e i titoli professionali di tutti i professionisti che faranno parte dello studio. Il documento di costituzione dello studio associato dovrà poi essere trasmesso agli ordini professionali competenti.

Per costituire uno studio associato, ovviamente, sono necessarie alcune spese iniziali. In primo luogo la consulenza del notaio, ma anche la spesa annuale per la consulenza del commercialista. A fronte di queste spese, uno studio tecnico associato offre importanti vantaggi, come la possibilità di avere, all’interno di un solo studio, ingegneri di diversa professionalità e competenza. Si tratta di un vantaggio competitivo non indifferente rispetto agli studi individuali. Inoltre, uno studio associato permette di dividere i costi legati a beni e servizi necessari all’interno dello studio, dall’affitto al costo della connessione internet e dei servizi telefonici.


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