App meditazione: eccone 5 da provare assolutamente
Come già abbiamo visto in molte occasione, fare esercizi di meditazione è un ottimo modo per dare al cervello (e non solo: anche al fisico) lo sprint per affrontare al meglio lo studio. Ma come fare per rilassarsi, spingersi a riflettere e poi eliminare dalla mente tutti i pensieri negativi? L’esercizio è la miglior cosa da fare ma esistono anche delle app meditazione che consentono di aiutare i ragazzi che vogliono intraprendere questo percorso.
Infatti, è possibile davvero migliorare i voti all’università con la meditazione in quanto un cervello abituato alla disciplina e all’allenamento e al contempo scevro di pensieri negativi e stress da prestazione ha maggiori capacità di affrontare il percorso universitario.
Ma come iniziare un percorso di meditazioni guidate? Come primo modo, secondo lo staff della Unicusano di Ascoli, c’è quello di iniziare un corso di yoga, le cui competenze – poi – possono essere sfruttate anche continuando a fare esercizi di meditazione in casa in maniera autonoma.
Lo yoga, infatti, insegna quella disciplina necessaria ed impone uno stile di vita dove la meditazione e la liberazione dalle ansie sono al primo posto e questo migliora – con il tempo e l’esercizio – le capacità mnemoniche del cervello oltre ad aumentare di gran lunga il tempo di concentrazione.
E memoria e concentrazione non sono altro che due fondamentali ingredienti per mantenere alto il rendimento universitario. Ecco perché lo yoga per studenti dovrebbe essere alla base di un corretto e consapevole percorso universitario.
Ma per chi non ha tempo né modo di frequentare un corso di yoga, entrano in gioco alcuni aiuti “tecnologici” cioè le applicazioni per la meditazione scaricabili sul proprio smartphone. Vediamo quelle più gettonate e scopriamone le qualità…
Applicazioni per meditare: ecco le migliori sul mercato
Omvana:
è probabilmente l’app di meditazione guidata più scaricata al mondo e rappresenta un modo efficacissimo per raggiungere la serenità ed il benessere della mente. I programmatori hanno fatto sì che fosse possibile scegliere tra migliaia di meditazioni guidate e musiche rilassanti.
GPS for the soul
Questo navigatore per l’anima (letteralmente!) permette a coloro che scaricheranno questa app (per iPhone) di misurare proprio livello di stress utilizzando la fotocamera dello smartphone al fine di ottenere un programma di meditazione personalizzato.
Interessanti le tracce audio rilassanti proposte e gli utilissimi esercizi di respirazione.
Headspace
Questa app, disponibile per iPhone e smartphone Andorid è stata creata da un ex monaco buddista che sarà possibile… avere sempre in tasca. Offre, infatti, brevissime lezioni giornaliere che mirano ad insegnare un nuovo modo per meditare sfruttando i pochi minuti liberi che uno studente universitario ha nel corso della giornata. L’obiettivo finale è liberare la mente, restituendo così equilibrio e serenità.
Stop, Breathe, Think
Si tratta di una applicazione in lingua inglese (e gratuita) ma comunque accessibile da tutti. Propone mediazioni guidate, applicate a diverse situazioni con lo scopo di migliorare la giornata.
Una precisazione: è stata realizzata dall’organizzazione americana Non-Profit Tools for Peace.
Mindfulness App
È una applicazione per la mindfulness, tra le prime messe sul mercato (e a pagamento). È di faciile utilizzo e propone un timer per la meditazione silenziosa con l’ausilio di un suono che ricorre ad un intervallo di tempo prestabilito e che ricorda di effettuare un cosiddetto “Check-In”, cioè una riconnessione con se stessi nell’attimo presente, ascoltando il corpo, sentendo il respiro, chiedendosi quali emozioni e pensieri hanno attraversano la mente.
È davvero una app per tutti, anche per gli inesperti i quali possono inziiare con soli cinque minuti al giorno – aumentando di volta in volta la durata della meditazione e controllando gli effetti nel corso dell’intera giornata.
Cosa sono le meditazioni mindfullness perché sono adatte agli studenti
molti studenti, poi, scelgono come metodologia quella di dedicarsi alla meditazione mindfulness, riferita alla consapevolezza. Tra le possibili definizioni di questa tipologia di meditazione è diventata “classica” quella di Jon Kabat-Zinn: “Mindfulness significa prestare attenzione, ma in un modo particolare: a) con intenzione, b) al momento presente, c) in modo non giudicante”.
Dunque, una consapevolezza riferita al qui ed ora, all’attimo presente – eliminando le distrazioni ed oi problemi legati al futuro o ad altro da noi.
Per gli studenti universitari, l’approccio della mindfulness è fortemente adeguato in quanto si rifà a contesti quotidiani e all’esperienza di vita di tutti i giorni – ad esempio l’attività dello studio, della preparazione degli esami e della frequentazione delle lezioni universitarie. Ecco perché non si tratta di rilassamento ascetico bensì di una presa di coscienza in riferimento al proprio percorso, ai possibili stati di ansia ad esso correlati e all’attenzione critica verso le vie e i modi più efficaci per gestire o risolvere le cause di disagio o difficoltà.
Avete trovato utili questi consigli? Ci sono altre applicazioni per riuscire a meditare che avete trovato utili ed interessanti? Ricordate che non esiste un modo univoco ed universale per raggiungere la serenità ed aumentare i voti agli esami, ma di certo meditare, rilassarsi e raggiungere consapevolezza di se stessi rappresenta una via interessante da percorrere.