Musica per studiare: ecco le playlist per studenti

Gli esami e le interrogazioni sono sempre dietro l’angolo. Sai quale può essere un ottimo metodo per trovare la concentrazione necessaria per affrontarli al meglio? Scoprire qual è la musica per studiare giusta per te.

La musica ti fa liberare la mente e cantare sotto la doccia, ti ispira mentre cucini, disegni o scrivi, ti fa compagnia mentre sei in viaggio e ti dà la giusta carica quando ti alleni. Ha un ruolo fondamentale nei diversi momenti della tua giornata ed ha come il potere speciale di adattarsi sempre ad ogni tuo stato d’animo.

Quindi perché non dovrebbe aiutarti anche a studiare?

Musica per studiare: parola alla scienza

A quanto pare per studiare bene è fondamentale essere in un ambiente tranquillo, senza distrazioni. La musica può essere considerata una di queste? Non sempre. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che l’effetto della musica sulla concentrazione può variare da persona a persona. Tutto dipende da te, quindi. Sicuramente la musica aiuta a migliorare l’umore e ti mette nella condizione di studiare con più entusiasmo. Certo è che questo entusiasmo non deve prendere il sopravvento e trasformare la tua sessione in una specie di serata karaoke con tanto di coreografie.

Cantato o strumentale

Ulteriori ricerche hanno dimostrato che è meglio preferire la musica strumentale a quella cantata. Perché? Semplice. Nessuna voce ti disturberà mentre cerchi di memorizzare i concetti fondamentali dell’argomento che stai affrontando e la melodia sarà un dolce sottofondo all’attività che stai svolgendo.

L’effetto Mozart

L’effetto Mozart è una teoria molto discussa, risultato di una ricerca condotta nel 1993 dai fisici Gordon Shaw e Frances Rauscher. I due hanno condotto lo studio su trentasei studenti, suddivisi in tre gruppi sottoposti a diverse condizioni di ascolto:

  • al primo gruppo è stata fatta ascoltare musica del genere easy listening, principalmente strumentale;
  • al secondo una sonata di Mozart;
  • il terzo venne immerso nel silenzio.

Subito dopo l’ascolto tutti vennero sottoposti ad un test di intelligenza sul ragionamento spaziale ed i risultati furono sorprendenti. Coloro che facevano parte del gruppo che aveva ascoltato Mozart ottennero un punteggio mediamente superiore agli altri.

Opinioni ed approfondimenti

Nonostante lo studio venne pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature, la comunità scientifica non lo accolse come veritiero, perché nessuno riuscì ad ottenere gli stessi risultati. Con il tempo, vennero fatte alcune precisazioni e l’esperimento venne ripetuto con ulteriori sviluppi, più attendibili.

Innanzi tutto, l’effetto Mozart dava risultati positivi esclusivamente sui test relativi all’intelligenza spazio-temporale. Inoltre, gli effetti erano transitori: dopo 15 minuti si perdeva ogni loro evidenza.

Nel 1998 il dipartimento di psicologia dell’Università del Wisconsin dimostrò la veridicità di queste affermazioni, con un test su dei ratti. Suddivisi in tre gruppi, vennero sottoposti per sessanta giorni all’ascolto  – rispettivamente – della sonata K448, di musica minimalista e del silenzio assoluto. Dopo cinque giorni vennero sottoposti ad un test in un labirinto ed il gruppo che aveva ascoltato Mozart riuscì più facilmente a trovare l’uscita.

Dunque è vero che ascoltare le composizioni di Mozart aumenta l’intelligenza, ma è anche vero che l’effetto è temporaneo e riguarda solamente l’intelligenza relativa all’ambito spazio-temporale. Questo tipo d’intelligenza è deputata all’analisi delle forme, della posizione degli oggetti nello spazio e allo sviluppo del senso dell’orientamento: studi architettura, ingegneria o magari vuoi specializzarti per diventare chirurgo? Perché non partire da qui per trovare la tua musica per studiare?

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La migliore musica per studiare

Repetita iuvant. Non esiste una musica che ha un potere universale sulla concentrazione di tutti. Però qui di seguito lo Staff di Unicusano Ascoli ti consiglia i migliori generi musicali per creare delle playlist: fare un tentativo non ti costerà nulla.

Puoi stare certo di una cosa: non troverai le ultime hit o qualsiasi cosa sia “studiata” per lasciare il segno. Così come non ti potremmo mai consigliare di accendere la radio: gli spot o le curiosità raccontate dai dj sicuramente ti farebbero perdere la concentrazione. Seleziona uno tra questi generi – oppure mixali insieme – e crea una playlist di musica per studiare da 50/60 minuti. Imposta il volume in modo che non sia troppo alto e metti la riproduzione automatica. Solo così riuscirai a non perdere tempo passando da un brano all’altro.

  1. Musica classica

    Ti abbiamo parlato dell’Effetto Mozart ma più in generale la musica classica ha un effetto particolarmente positivo sull’umore e sembra essere anche la scelta prediletta tra la maggior parte degli studenti.

  2. Musica ambient

    La musica ambient è un po’ l’evoluzione moderna e minimale della musica classica ed ha più o meno lo stesso effetto positivo di quest’ultima.

  3. Musica tradizionale orientale

    Si sa, l’oriente è la terra della concentrazione e della meditazione, per questo motivo le musiche tradizionali hanno il potere di aiutare a focalizzare la propria attenzione su di un unico obiettivo.

  4. Suoni naturali

    Che tu ci creda o no, il rumore della pioggia che cade, il vento che soffia tra le fronde degli alberi di una foresta, le foglie schiacciate o il cinguettio degli uccelli possono avere proprietà estremamente calmanti e quindi aiutarti ad affrontare lo studio con il giusto spirito.

Un aiuto in più: il fenomeno asmr

Sai cosa significa asmr? Letteralmente è l’acronimo di autonomous sensory meridian response che in italiano significa risposta autonoma del meridiano sensoriale. Sostanzialmente si tratta di una reazione involontaria del tuo corpo che comporta un formicolio ed una sensazione di rilassamento, dovuta a particolari stimoli, soprattutto uditivi.

Per questo motivo negli ultimi anni si sono diffusi nel web numerosi video, ma anche audio, di persone che registrano questi suoni e li diffondono per chi è alla ricerca di un aiuto in più a raggiungere uno stato di totale relax. Molti li utilizzando per riuscire ad addormentarsi, per staccare la spina dopo giornate pesanti ma ne esistono alcuni utili anche per studiare. Non si tratta di vera e propria musica, ma certamente puoi scoprire questo mondo – sempre più vasto – e capire se fa al caso tuo.

Prova la meditazione

Non tutti subiscono il fascino dell’asmr, anzi c’è chi trova strana questa pratica. Una valida alternativa potrebbe essere la meditazione: prova a scaricare una delle app meditazione. La maggior parte hanno una voce guida – molto lenta e rilassante – che può aiutarti a mantenere la concentrazione e può sostituire la musica per studiare.

Playlist: Youtube o Spotify

Se non hai voglia di creare una playlist con i generi musicali che ti abbiamo consigliato puoi trovarne quante ne vuoi su Youtube o su Spotify.

Nel caso di Youtube esistono una quantità infinita di video della durata media di un’ora che puoi mandare in play sul tuo computer o sul tuo smartphone mentre sei sui libri. Spotify ha rivoluzionato il mercato della musica negli ultimi anni: oltre a trovare qualsiasi tipo di artista, una delle più grandi comodità sono le playlist tematiche già impostate tra le quali puoi scegliere quella che preferisci. Ne esiste una che si chiama proprio Musica per studiare: se non vuoi perdere tempo a crearne una perché temi di passarci almeno un pomeriggio, questa è la soluzione giusta. Premi play e lascia che sia l’app a decidere per te.

La playlist studiata per gli studenti

L’azienda svedese, in collaborazione con Emma Kenny – terapista e specialista del benessere – ha selezionato una serie di brani per accompagnare uno studente durante la giornata, da quando va a lezione fino a quando si rilassa la sera. Ovviamente la musica per studiare sarà più tranquilla, mentre quella per dare la giusta carica al mattino più movimentata e briosa. Pronto a sperimentare la colonna sonora studiata apposta per te?


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