Cosa fare dopo la laurea in ingegneria informatica?

Cosa fare dopo la laurea in ingegneria informatica? Si tratta di una domanda molto diffusa tra gli studenti iscritti a questo corso di laurea, desiderosi di scoprire i principali sbocchi lavorativi e le opportunità di carriera dopo l’università.

L’ingegneria informatica, pur condividendo molte aree di interesse con l’informatica e condividendone la storia, è una disciplina che si concentra sulle modalità con le quali sono mappate le aree di lavoro informatiche in sistemi fisici. Tra le principali aree di studio di questa branca dell’ingegneria troviamo quindi le reti, i sistemi VLSI, calcolo ed architetture avanzate.

Così come l’abbiamo descritta l’ingegneria informatica rappresenta quindi un elemento essenziale nella società contemporanea, in quanto non solo necessaria per lo svolgimento di molte attività quotidiane, ma anche perché il suo sviluppo determina molti dei cambiamenti dell’intera società.

I laureati in ingegneria informatica, grazie alla specifica e approfondita formazione, costituiscono uno dei profili più ricercati sul mercato del lavoro. Vediamo quindi perché studiare questa disciplina e quali sono i maggiori sbocchi lavorativi dell’ingegneria informatica.

Perché studiare ingegneria informatica?

Scegliere di studiare ingegneria informatica vuol dire acquisire delle competenze fondamentali per poter lavorare a progetti altamente innovativi in settori che richiedono soluzioni per migliorare la produttività e ridurre l’impatto ambientale. Un esempio su tutti è l’e-mobility, oppure i sistemi cloud e l’Internet of Things. Per fare un altro esempio, l‘ingegnere informatico è la figura che può lavorare alla messa a punto di un software in grado di automatizzare i processi industriali oppure il risparmio energetico, ma anche nei sistemi che governano un drone o un’auto a guida autonoma.

Quali caratteristiche cercano le aziende nei neolaureati in ingegneria informatica?

Ecco le competenze che si aspettano di trovare le aziende che decidono di assumere un neolaureato in ingegneria informatica:

  • nozioni ingegneristiche di base
  • conoscenza approfondita delle principali caratteristiche dei sistemi di elaborazione delle informazioni, sia hardware che software
  • conoscenze approfondite dei sistemi operativi, dei linguaggi di programmazione, delle tecniche e dei metodi dell’ingegneria del software
  • competenze di base per l’inserimento in contesti altamente innovativi

sbocchi lavorativi ingegneria informaticaAccanto a queste hard skills, le aziende si aspettano che un neolaureato in ingegneria informatica possegga anche delle soft skills, come la capacità di interagire in modo efficace con altre figure professionali, sia nel campo ingegneristico che in altre discipline. In particolare, per le posizioni che rientrano nel campo hardware, le aziende valutano, oltre alla capacità di programmazione del firmware di sistema, anche la capacità di analisi tecnica delle offerte dei fornitori, di cooperazione e di relazione.

Le doti di relazione sono fondamentali per le aziende che ricercano analisi e progettisti software o sistemisti di rete, dal momento che queste figure dovranno molto probabilmente interagire con i clienti.

Più in generale, sono fondamentali capacità di leadership e lavoro in team.

Gli sbocchi lavorativi per gli ingegneri informatici

I laureati in ingegneria possono sicuramente contare su numerose opportunità lavorative: questo vale per i laureati in ingegneria meccanica, delle telecomunicazione e così via. Ad esempio per i laureati in ingegneria gestionale gli sbocchi lavorativi sono rappresentati da un carriera come project manager, responsabile della qualità, addetto alla gestione del materiale e addetto alla logistica.

Anche i laureati in ingegneria informatica possono contare su numerosi sbocchi lavorativi in diversi settori e industry, come

  • Cybersecurity e sicurezza informatica, settore trasversale a molte altre industry e specializzato nel mettere a punto barriere e sistemi di protezione di dati e network;
  • Artificial Intelligence, ossia la branca ICT che sviluppa software e algoritmi complessi all’interazione umana o alla diagnosi clinica tramite machine learning;
  • Big Data e Data Science, che ad oggi un settore fondamentale perché la stragrande maggioranza dei servizi e dei software gestionali richiesti dalle aziende richiede l’elaborazione e la gestione di una mole di dati e informazioni, ad esempio quelle delle transazioni bancarie finanziarie o assicurative e mediche;
  • Automotive: i prototipi per la guida autonoma sono solo uno dei prodotti su cui aziende del settore auto stanno puntando e la richiesta di ingegneri informatici è molto alta;
  • Biomedicale per la messa a punto di device e dispositivi biomedici che richiedono lo sviluppo sia di componenti hardware sia software;
  • Energia e public utilities;
  • Logistica e trasporti;
  • Automazione e robotica;
  • Industria 4.0 cioè l’applicazione delle tecnologie e dei sistemi informatici che consentono di digitalizzare intere filiere produttive del manifatturiero e dei servizi.

I profili più ricercati tra gli ingegneri informatici

lavoro ingegneria informatica

Ecco i profili più ricercati tra i neolaureati in ingegneria informatica:

  • Software developer: è la figura professionale che sviluppa gli algoritmi e il codice informatico per la realizzazione di software e programmi sulla cui base si fondano i più diversi servizi, come la gestione del CRM aziendale, il controllo da remoto dei sistemi domotici o la guida autonoma.
  • Consulente IT: è una figura esperta di tecnologie e infrastrutture informatiche. Spesso ha background scientifico, come una laurea magistrale in Ingegneria informatica, Computer Science e in generale una preparazione in ambito di Information Technology, che richiede costante aggiornamento.
  • Mobile developer: è il professionista che si occupa di lavorare allo sviluppo delle app.
  • Backend, Frontend, Full Stack developer: se lo sviluppatore frontend si occupa della parte visibile di un sito o di un’app e ha competenze anche di user experience e design funzionale, lo sviluppatore backend è invece un informatico che costruisce invece tutto ciò che non si vede ma serve a far funzionare quel sito o quell’applicazione. Il Full Stack developer ha invece sia competenze frontend che backend e perciò è una figura molto richiesta dalle aziende.
  • NET developer: con questo termine ci si riferisce generalmente ai network engineer, cioè gli ingegneri della rete, programmatori e sistemisti a conoscenza dei principali linguaggi di sviluppo.
  • SAP Architect: è la figura che si occupa di gestire e adattare la struttura per la raccolta e l’analisi dei dati che circolano sui software SAP elaborati dall’omonima azienda tedesca. L’acronimo sta per “Sistemi, Applicazioni e Prodotti nell’elaborazione dati” e fa parte della famiglia dei sistemi ERP che oggi sono alla base di moltissime strutture per la gestione dei dati aziendali.
  • Blockchain expert: è un ingegnere informatico specializzato nella codifica ed estrazione di informazioni che circolano tramite tecnologie blockchain. Di fatto elabora sistemi di certificazione decentralizzata anche per aziende o comparti che vivono di transazioni, come il settore banking e fintech o insurance.
  • Cybersecurity expert: è una figura che si occupa della sicurezza delle reti, dei software e dei programmi in dotazione ad un’azienda o a un’intera industria.
  • Data scientist e Data Analyst: un ingegnere informatico, specializzandosi nell’analisi dei dati, può ricoprire sia il ruolo del data analyst, ossia un esperto di database e di raccolta delle informazioni, che del data scientist, figura con una preparazione specifica nella computer science e nel machine learning con competenze di programmazione informatica e sviluppo di algoritmi complessi.
  • Sistemista hardware: è un tecnico specializzato nell’installazione, configurazione e gestione di uno o più sottosistemi di un sistema informatico.
  • Analista di sistema (o Data warehousing e Data mining manager): queste figure hanno il compito di consultare e gestire i cosiddetti database relazionali che vengono programmati, organizzati e consultati dell’ingegnere responsabile. Con il data mining in particolare, questo professionista deve dimostrare di sapere estrarre in modo compiuto informazioni specifiche a partire da una mole di dati grezzi e utili per la strategia aziendale.
  • Innovation manager: si tratta di una figura professionale nata piuttosto recentemente e che si occupa di dirigere il processo di innovazione e digitalizzazione all’interno di un’azienda o di un comparto industriale.

 


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